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Strada e mobilità

Fare il pieno di carburante per lo Stato

76,82
centesimi

Con ogni pieno di benzina gli automobilisti riempiono anche le casse federali. La Confederazione riscuote un’imposta sugli oli minerali e un dazio sui carburanti. In totale queste imposte ammontano a 76,82 centesimi al litro di benzina e a 79,57 centesimi per litro di diesel. Le imposte sugli oli minerali sono applicate quali importi fissi in centesimi: più alti sono i prezzi di mercato dei carburanti, minore è la quota delle imposte sul prezzo finale. Non è così per l’imposta sul valore aggiunto, che è riscossa in percentuale ed è quindi più alta quando i prezzi sono alti. A seconda del prezzo del carburante, gli automobilisti svizzeri pagano quindi allo Stato tra un terzo e la metà della spesa per benzina e gasolio. 

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Strada e mobilità

L’auto finanzia la strada – e oltre

4’544’000’000
franchi

I flussi finanziari che gravitano attorno al trasporto stradale sono complessi e difficili da comprendere. Approssimativamente si possono ricavare i seguenti dati dalle statistiche dell’USTRA: il gettito dell’imposta sugli oli minerali e del relativo supplemento d’imposta ammontava nel 2022 a circa 4,5 miliardi di franchi, quello delle imposte sugli autoveicoli, della vignetta autostradale e di altri prelievi attorno a 800 milioni di franchi. Di questi, circa l’80 percento è stato destinato alla costruzione e alla manutenzione delle strade: 1,4 miliardi di franchi al «Finanziamento speciale dei trasporti stradali» e 2,9 miliardi al «Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato» (FOSTRA). Quello che molti automobilisti non sanno è che circa il 40 percento dell’imposta sugli oli minerali, riscossa al momento di fare il pieno, confluisce nelle casse generali della Confederazione. Nel 2022, questo importo ammontava a quasi 1,1 miliardi di franchi svizzeri. 



Anche i proventi dell’imposta sul valore aggiunto riscossa dalla Confederazione su benzina e gasolio confluiscono nelle casse della Confederazione. Gli automobilisti svizzeri finanziano dunque molto di più delle strade sulle quali viaggiano.

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Strada e mobilità

La Confederazione approfitta dei prezzi alti degli oli minerali

20,5
percento

È risaputo che prezzi elevati per l’energia gravano sulla popolazione e sull’economia e ne riducono il potere d’acquisto. Spesso si dimentica che, grazie all’imposta sul valore aggiunto in percentuale del 7,7%, la Confederazione genera anche significative entrate aggiuntive quando i prezzi sono alti. Ad esempio, le entrate della Confederazione derivanti dall’imposta sul valore aggiunto riscossa sui prodotti a base di oli minerali ammontavano a 926 milioni di franchi nel 2021, ma sono poi salite a 1,116 miliardi di franchi nell’anno di crisi 2022 – il che corrisponde a un aumento del 20,5 percento. Particolare curioso: la Confederazione applica l’IVA sull’intero prezzo. Tuttavia, poiché si tratta in gran parte di imposte (imposta sugli oli minerali per i carburanti e imposta sul CO2 per l’olio da riscaldamento e il gas), la Confederazione applica di fatto una «tassa sulla tassa», cosa che è stata dichiarata illegale dal Tribunale federale nel caso del canone Billag.

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Strada e mobilità

Tesla e Co.: la forte crescita delle immatricolazioni

17,3
percento

Nel 2022, il 17,3 percento di tutte le nuove autovetture immatricolate in Svizzera erano veicoli completamente elettrici. Un ulteriore 33,2 percento era costituito da veicoli ibridi – di cui 8 percento ibridi plug-in e 25,2 percento ibridi completi. Ciò significa che nel 2022, per la prima volta, poco più della metà di tutte le autovetture di nuova immatricolazione, ossia il 50,5 percento, era ibrida o a batteria e circa un quarto era plug-in. Quello che le statistiche non dicono è quanti chilometri sono stati effettivamente percorsi in modalità puramente elettrica oppure quanti chilometri percorsi con benzina o diesel sono stati sostituiti dalla trazione elettrica.

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Strada e mobilità

Lo stato del parco veicoli: il motore a combustione è nettamente in maggioranza

6’368’579
autovetture

Sulle strade svizzere, nel 2022, circolavano 6’368’579 veicoli. Rispetto al 2000, ciò rappresenta un aumento del 39 percento. Tre quarti dei veicoli sono automobili (poco meno di 4,7 milioni). All’interno di questo gruppo, negli ultimi anni si è osservata una tendenza alla mobilità ibrida ed elettrica. Tuttavia, la quota di questi veicoli rispetto al parco totale è ancora minima: il 6,0 percento è costituito da modelli ibridi completi o plug-in e il 2,35 percento da auto elettriche. Ciò significa che oltre il 97 percento delle autovetture in Svizzera possiede ancora un motore a combustione. Anche se nei prossimi anni la quota di mobilità elettrica aumenterà in modo significativo, la benzina e il diesel continueranno ad essere lo standard.

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Strada e mobilità

La mobilità elettrica (ancora) a tariffa zero

40
franchi

La manutenzione e la costruzione della rete stradale nazionale sono finanziate tramite l’imposta sugli oli minerali, il supplemento d’imposta sugli oli minerali e l’imposta di circolazione, riscosse agli automobilisti. Questo non vale però per i proprietari di veicoli elettrici: questi, infatti, non consumando benzina o diesel, non pagano alcuna imposta sugli oli minerali e non viene riscosso alcun supplemento d’imposta. Inoltre, le auto elettriche non sono ugualmente assoggettate all’imposta di circolazione. Solo nel caso della vignetta autostradale non si fa alcuna distinzione: questo deve essere acquistata indipendentemente dal tipo di veicolo. In questo modo, i veicoli elettrici contribuiscono per un totale di 40 franchi all’anno alla manutenzione e alla costruzione delle strade nazionali. Sono previste delle misure per includere la mobilità elettrica nel finanziamento della rete stradale nazionale che dovrebbe essere applicate entro la fine del decennio.

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Strada e mobilità

Sempre meno morti sulle strade

Meno 59 percento

Tra il 2000 e il 2022 il numero delle vittime di incidenti stradali in Svizzera è diminuito significativamente. Nel 2022, 241 persone sono morte a causa di incidenti stradali, ovvero il 59 percento in meno rispetto al 2000. Questa diminuzione significativa è in controtendenza al traffico che, a causa dell’aumento della popolazione residente, è aumentato notevolmente negli ultimi 20 anni.


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Strada e mobilità

Le strozzature della rete viaria: sempre più ore di colonna

39’863
ore

Secondo l’Ufficio federale delle strade (USTRA), nel 2022 il traffico sulla rete stradale nazionale svizzera è stato congestionato per un totale di 39’863 ore. Rispetto all’anno precedente questo corrisponde a un aumento del 22,7 percento. Si tratta del valore più alto mai misurato. Oltre l’85 percento di tutte le ore di colonna erano dovute al sovraccarico della rete stradale. L’elevato numero dimostra che la rete stradale nazionale in molti punti è congestionata al punto tale che anche piccole interruzioni del flusso di traffico generano ingorghi prolungati. La conseguenza di questa situazione porta al traffico evasivo che mette a dura prova la rete stradale cantonale e comunale. Da un punto di vista economico, le ore di congestione paralizzano la produttività o sottraggono tempo libero alle persone.

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Il trasporto pubblico: un sovvenzionamento trasversale enorme

5’000’000’000
franchi

Il trasporto pubblico in Svizzera non è finanziariamente autosufficiente. La Confederazione spende ogni anno oltre cinque miliardi di franchi per i trasporti pubblici e il trasporto ferroviario. L’Ufficio federale dei trasporti (UFT) è responsabile della gestione dei finanziamenti. Questi fondi vengono utilizzati in primo luogo per la manutenzione e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, in secondo luogo per sostenere il trasporto regionale di passeggeri e infine per promuovere il trasporto merci su rotaia. Oltre alla Confederazione, anche i Cantoni e i Comuni contribuiscono al finanziamento dei trasporti con ulteriori cinque miliardi.


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Strada e mobilità

La maggior parte delle merci è trasportata su strada

63
percento

In Svizzera l’importanza economica del trasporto su strada è enorme. Nel 2021 la quota del trasporto su strada in relazione al totale dei trasporti era pari a circa il 63 percento, mentre quella della ferrovia del 37 percento. Nel 2021, le prestazioni di trasporto sulla rete stradale e ferroviaria svizzera ammontavano a 27,8 miliardi di tonnellate-chilometro (una tonnellata-chilometro corrisponde al trasporto di una tonnellata per un chilometro).

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Strada e mobilità

Gli introiti dalla TTPCP vanno principalmente alle ferrovie

1’500’000’000
franchi

La tassa sul traffico pesante (TTPCP) è una misura centrale della politica svizzera dei trasporti. È stata introdotta nel 2001 ed è una tassa commisurata alle prestazioni che deve essere riscossa su tutti i veicoli pesanti, nazionali e internazionali, di un peso superiore a 3,5 tonnellate. Nel 2023, l’aliquota della tassa applicata per veicolo e per chilometro sarà di 3,10 franchi svizzeri. Secondo l’Ufficio federale dei trasporti (UFT), la TTPCP, riscossa dall’Ufficio federale delle dogane e della sicurezza delle frontiere (UFC), genera un gettito annuo di circa 1,5 miliardi di franchi. Un terzo delle entrate va ai Cantoni, due terzi alla Confederazione. Quest’ultima utilizza la maggior parte della sua quota parte per finanziare l’infrastruttura ferroviaria. Il motivo principale che ha portato all’introduzione della TTPCP è stata la volontà di trasportare un maggior numero di merci su rotaia.

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Strada e mobilità

Uso delle strade nazionali: la vignetta invece del pedaggio

364’000’000
franchi

In Svizzera, l’utilizzo di autostrade e superstrade è soggetto a pedaggio. Non esiste tuttavia un sistema di pedaggio come in altri Paesi europei, ma la tassa viene pagata attraverso l’acquisto annuale di un contrassegno autostradale (vignetta). Dal 1985, la vignetta è obbligatoria per tutti i veicoli di peso inferiore alle 3,5 tonnellate. Inizialmente aveva un costo di 30 franchi svizzeri mentre poi dal 1995 è rimasta invariata a 40 franchi svizzeri. I proventi della vignetta autostradale – circa 364 milioni di franchi nel 2022 – confluiscono interamente nel Fondo per le strade nazionali e i trasporti d’agglomerato (NAF), ovvero nella costruzione e manutenzione delle strade nazionali. Dalla fine del 2023, oltre al contrassegno adesivo fisico verrà introdotto pure un contrassegno elettronico.

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Strada e mobilità

La rete stradale nazionale: grande capacità per una lunghezza contenuta

2254
chilometri

Le strade nazionali svizzere sono parte integrante del sistema di trasporto del Paese. La lunghezza totale delle strade nazionali è di circa 2’254 chilometri, che equivale a meno del tre percento della rete stradale totale di 84’675 chilometri. Nonostante l’esigua parte relativamente alla lunghezza totale delle strade, le strade nazionali assorbono circa il 41 percento del traffico stradale totale, ovvero circa 27,4 miliardi dei 66,2 miliardi di chilometri percorsi dai veicoli. Questo evidenzia la loro importanza economica.

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Strada e mobilità

Aumento significativo dell’efficienza del trasporto stradale

Meno 7 percento

Dal 1990 la Svizzera ha compiuto notevoli progressi nella riduzione delle emissioni dovute al traffico stradale: secondo l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), le emissioni di CO2 sono state ridotte del 7 percento rispetto al 1990. Nello stesso periodo, il numero di persone-chilometri percorsi è aumentato di circa il 26 percento, passando da 78 miliardi a 98 miliardi. Questo indica un significativo aumento dell’efficienza della prestazione media del motore e una netta riduzione del consumo medio di carburante per chilometro percorso.

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La popolazione è mobile

14’926
chilometri

La mobilità in Svizzera è oggi diversificata e molti utenti non si affidano più a un solo modo di trasporto. Nel 2021, ogni abitante della Svizzera ha percorso in media 30 chilometri al giorno in Svizzera. La maggior parte di questi spostamenti (69 %) è stata effettuata in auto. Gli spostamenti più importanti sono stati legati al tempo libero, con una quota di distanza percorsa del 43 percento, seguito dal pendolarismo al lavoro con il 28 percento. Complessivamente, ogni persona residente in Svizzera ha percorso in media 14’926 chilometri nel corso del 2021. Questo corrisponde a più di un terzo della circonferenza terrestre. Sono stati presi in considerazione anche tutti i viaggi e le distanze percorse all’estero.